Logo Logo

martedì 01 aprile 2025

Credito di imposta “Industria 4.0”

Consulenza fiscale e contabilità

Per gli investimenti in beni materiali “Industria 4.0”, l’agevolazione matura anche se l’effettuazione della spesa avviene nel corso del 2025, oppure entro il termine lungo del 30 giugno 2026, sempreché entro il 31 dicembre 2025 intervenga la c.d. “prenotazione” (accettazione dell’ordine da parte del fornitore e pagamento di un acconto del 20% dell’investimento), ma nel rispetto del nuovo limite di spesa di 2.200 milioni di euro.

Il credito d’imposta non è più automatico, ma è condizionato al non superamento, avendo riguardo alla generalità degli investimenti, del plafond introdotto. Il beneficio da certo diventa incerto.

Per verificare il rispetto del limite di spesa di 2.200 milioni di euro, il Legislatore impone alle imprese l’invio al MiMiT di una nuova e specifica comunicazione avente ad oggetto le spese sostenute e il credito d’imposta maturato. Invero, tale comunicazione si esplica utilizzando il modello di comunicazione approvato con il D.M. 24 aprile 2024, appositamente modificato per adeguare il form all’ultima novità in termini di plafond.

È compito del MiMiT trasmettere all’Agenzia delle entrate l’elenco delle imprese beneficiarie con indicazione dell’ammontare del credito utilizzabile in compensazione con il modello F24, secondo l’ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni.

Una volta raggiunto il limite di spesa di 2.200 milioni di euro, il MiMiT lo comunica con pubblicazione sul proprio sito internet, anche al fine di sospendere l’invio delle richieste per la fruizione dell’agevolazione.

Resta fermo che il credito d’imposta va utilizzato:

  • in 3 rate annuali di pari importo;
  • a decorrere dall’anno di interconnessione del bene agevolato.
adobestock_432435637.jpeg
pircher_andrea_1.jpg
pircher_andrea_2.jpg

Andrea Pircher

Dottore commercialista e revisore legale, Ufficio centrale

Contabilità e consulenza fiscale
andrea.pircher@inservice.it0471 310 311