In una recente risposta ad interpello, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le carte prepagate per il carburante sono buoni corrispettivi “multiuso”: al momento dell'emissione della carta prepagata, non è infatti nota la quantità di carburante che può essere effettivamente acquistata mediante utilizzo della carta che dipende da prezzo praticato al pubblico e dalla politica dei prezzi adottata dal singolo distributore. A fini IVA la ricarica della carta non è rilevante e quindi non è obbligatoria l’emissione della fattura. Se richiesta, la fattura va emessa fuori campo IVA. L'operazione è rilevante ai fini IVA solo all'atto dell'acquisto del carburante mediante utilizzo della carta prepagata.