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    aziendale

    Sicurezza sul lavoro o Haccp: il servizio personalizzato in loco

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  • RENTRI

    Le informazioni e i servizi sul nuovo sistema di tracciabilità rifiuti

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Il tuo partner per gestire in modo corretto la sicurezza nella tua impresa

La sicurezza sul lavoro

inService ti offre la consulenza necessaria per risolvere le tue perplessità in materia di sicurezza sul lavoro, controllando il rispetto degli adempimenti in vigore ed elencando eventuali variazioni da apportare. A questo scopo, ti offriamo il servizio di "check aziendale". Verrà effettuato un sopralluogo con un controllo di vari aspetti che vanno dalla valutazione dei rischi al controllo dei documenti presenti in azienda. Inoltre, verrà analizzata l'organizzazione della sicurezza sul lavoro e ci occuperemo della formazione dei datori di lavoro, collaboratori*trici, dirigenti aziendali. Infine, controlliamo anche i documenti dei macchinari ed effettuiamo i i controlli obbligatori, nonché la segnaletica di sicurezza sul lavoro. Il “check aziendale” si concluderà con un verbale scritto che contiene quanto osservato e le giuste misure da intraprendere in merito alla sicurezza sul lavoro.

  • valutazione dei rischi
  • documenti presenti in azienda
  • organizzazione della sicurezza sul lavoro
  • controlli obbligatori
  • segnaletica

Formazione nell'ambito della sicurezza sul lavoro

Che si tratti di formazione obbligatoria, corsi di aggiornamento o di perfezionamento: inService mantiene te e i tuoi collaboratori*trici aggiornati in merito alla sicurezza sul lavoro! Offriamo una vasta gamma di corsi. Puoi scegliere tra corsi in diverse sedi in Alto Adige, 
e-learning, corsi online, formazione in loco e corsi individuali su richiesta per collaboratori*trici di singole aziende. A richiesta  è possibile organizzare corsi aggiuntivi in diverse sedi.

Al programma corsi
  • e-learning
  • corsi online
  • corsi in loco
  • corsi su misura

Il tuo partner per gestire i rifiuti in modo corretto 

L'Ambiente

Prevenzione, riduzione, riutilizzo e smaltimento: inService ti offre consulenza in tutti i settori della gestione dei rifiuti e sulle varie disposizioni provinciali, statali ed europee che la regolano. Ci occupiamo anche dell’iscrizione ai vari registri e della presentazione delle dichiarazioni annuali.

  • trasporto dei rifiuti aziendali
  • importazione di apparecchiature elettriche 
  • ritiro RAEE
  • gas fluorurati
  • dichiarazione MUD
  • imballaggi
  • contributo Conai

Check aziendale per l'igiene in azienda e l'applicazione delle dovute disposizioni

Igiene

Dall'HACCP all'igiene, passando per l'etichettatura: il servizio di inService prevede l'elaborazione e l'applicazione delle disposizioni vigenti. Gli esperti, inoltre, tengono corsi di formazione mirati e ti informano sulle ultime novità. Il servizio include anche visite in azienda per verificare l'adempimento delle norme in vigore e fornire consigli utili sull'etichettatura degli alimenti.

  • check aziendale
  • Haccp
  • disposizioni di igiene

Consulenza attiva in team con soluzioni complete

I nostri 
servizi

Contributo ambientale CONAI

Il consorzio nazionale per gli imballaggi

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Dichiarazione dei rifiuti MUD

Aiuto nell'elaborazione della dichiarazione annuale

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Etichettatura di alimentari

Denominazione e confezionamento dei prodotti

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Gas fluorurati

Gas fluorurati
La banca dati online per la vendita, installazione e manutenzione

Scopri di più

HACCP

Garanzia della sicurezza degli alimentari

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Imballaggi

La giusta etichettatura per favorire l’ambiente

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Importazione AEE e batterie

Iscrizione, comunicazione variazioni e comunicazioni annuali

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Indicare gli allergeni

Che cosa c'è da sapere sulle regole europee

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Registro ambientale, trasporto dei rifiuti

Come trasportare e smaltire correttamente i rifiuti

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Registro antincendio

Tenere sotto controllo innovazioni e regole

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RENTRI

Le informazioni e i servizi sul nuovo sistema di tracciabilità rifiuti

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Rifiuti elettronici

Ritiro apparecchiature elettriche ed elettroniche - RAEE

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FAQ

Le risposte a
domande frequenti

Cosa sono i rifiuti e quali tipi di rifiuti esistono?

La nozione di rifiuto discende dal testo della Direttiva europea 2008/98/CE e da quello del D.Lgs. 152/2006:

Per “rifiuto” si intende ogni sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi.

A seconda della loro provenienza, i rifiuti si classificano in rifiuti speciali e rifiuti urbani. Per rifiuti speciali si intendono:

  • i rifiuti da attività agricole e agro-industriali
  • i rifiuti da attività di demolizione, costruzione e scavo che eccedano i valori limite fissati dalla Giunta provinciale
  • i rifiuti di lavorazioni industriali
  • i rifiuti di lavorazione artigianali
  • i rifiuti da attività commerciali
  • i rifiuti da attività di servizio
  • i rifiuti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi di potabilizzazione e quelli prodotti da altri trattamenti delle acque, da depurazione delle acque e da abbattimento fumi.
  • i rifiuti da attività di separazione meccanica di rifiuti domestici
  • i rifiuti da attività sanitarie
  • i macchinari e apparecchiature deteriorate od obsolete
  • i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti
  • i combustibili derivati da rifiuti

 

Per rifiuti urbani si intendono:

  • i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali pubblici e luoghi destinati a civile abitazione
  • i rifiuti non pericolosi provenienti da locali pubblici e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), equiparati dall’autorità comunale a rifiuti urbani in base a criteri qualitativi e quantitativi fissati dalla Giunta provinciale
  • i rifiuti derivanti dalla spazzatura delle strade
  • i rifiuti di qualsiasi natura e provenienza giacenti sulle strade e superfici pubbliche o su strade e superfici private ma accessibili al pubblico, o su spiagge o rive di corsi d’acqua liberamente accessibili
  • i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, giardini, parchi ed aree cimiteriali
  • i rifiuti provenienti da esumazioni o da altre attività cimiteriali diverse da quelle di cui alle lettere b), c) ed e).

 

Si distingue poi tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, tenendo conto del codice rifiuti e della classificazione comunitaria. 

Come si classificano i rifiuti?

La classificazione dei rifiuti avviene tramite il Catalogo europeo dei rifiuti, che accanto ai rifiuti non pericolosi tiene conto anche di quelli pericolosi, contrassegnando questi ultimi con un asterisco (*).

In questo catalogo i rifiuti vengono individuati tramite un “codice rifiuto” a sei cifre. Le prime due cifre indicano il capitolo (per esempio “rifiuti prodotti da processi termici"), le seconde due il gruppo (per esempio “rifiuti siderurgici") e le ultime due la natura del ricevuto (per esempio “rifiuti dal trattamento di scorie ").

Per individuare il codice rifiuto occorre fare quanto segue:

  1.    Definire l’origine del rifiuto individuandolo tra i capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20. Fanno eccezione i codici rifiuto che terminano con 99.
  2. Se non si trova un codice adatto tra i capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20, occorre esaminare il capitolo 16.
  3. Se anche a questo capitolo non si individua un codice adatto, occorre verificare i codici terminanti per 99 nel capitolo corrispondente.

Per poter classificare correttamente i rifiuti pericolosi occorre stabilirne la composizione e la pericolosità. Questo criterio vale tuttavia solo per i rifiuti per i quali nel catalogo sono indicati due codici rifiuto. Si tratta dei cosiddetti “codici a specchio”. In altre parole un codice si riferisce al rifiuto pericoloso (per esempio 16.01.14* - liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose) e l’altro al rifiuto non pericoloso (per esempio 16.01.15 - liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce 16.01.14*).

Il rifiuto viene considerato pericoloso soltanto se le sostanze in esso contenute raggiungono valori di concentrazione tali da determinare specifiche caratteristiche di pericolosità, quale è per esempio il caso delle sostanze “facilmente infiammabili“, „ irritanti“, „tossiche“, „cancerogene“.

Per poter individuare in maniera univoca la pericolosità della sostanza occorre effettuarne l’analisi chimica. Al superamento dei parametri stabiliti il rifiuto viene classificato pericoloso. Se invece i valori limite non vengono raggiunti, il rifiuto può considerarsi non pericoloso. Per i rifiuti non rientranti in un codice a specchio vale la regola che essi vengono considerati pericolosi a prescindere da ogni analisi chimica. 

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